
Guardava assopita fuori dal finestrino del tram affollato.
Un raggio di sole entrò improvviso in quel non-luogo
in movimento, quel mondo nevrotico e confuso,
sospeso su due binari e
vagante per la città.
Il bagliore improvviso le fece chiudere per un attimo
gli occhi, come se si volesse riparare da un fulmine
estivo. Con le palpebre socchiuse al sole, si sentì,
per un lungo attimo, distesa vicino alla riva del mare,
sola e persa nei suoi pensieri, avvolta nella calda
luce del mezzogiorno e dispersa nel vento.
Quell'attimo sembrò durare a lungo,
eppure fu solo un attimo improvviso e fugace.
Fu un bagliore dell'estate milanese che,
tra una foglia e un'altra,
bucava la retina.
A volte bisogna essere accecati
per guardarsi meglio dentro.
(Manuela Raganati)
A volte bisogna perdersi, smarrirsi per ritrovarsi :-)
RispondiEliminaUn saluto
Già, a volte, serve anche solo chiudere gli occhi per capire ciò che si vuole...
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